Entro nel Bambolina e Luca, il terzo fondatore del Paris San Gennar, è all'entrata controllando la lista delle prenotazioni. Ormai il bar è diventato punto di incontro dei napoletani residenti a Parigi e anche dei turisti che non vogliono perdersi la partita della loro squadra del cuore. Proprio in quel momento arrivano due famiglie di turisti con i bambini. Luca avvisa che c'è solo posto in piedi e un paio di sedie per i bambini. Le famiglie decidono di rimanere, è troppo forte il richiamo del Napoli!
Arriva anche Angelo con il quale non ci vedevamo dalla trasferta di Champions a Londra. Chiedo anche a lui un bilancio della stagione. Mi risponde - dipende dalla "ciorta" di questa sera, e comunque è stato un campionato positivo anche se con alti e bassi. È da considerare di messa a punto per l'anno prossimo - afferma.
La partita sta per cominciare e Luca grida con il suo vocione imitando i capi ultrà della curva - forza ragazzi, tutti a cantare, questo bar non è un pic-nic, forza!!!! Cominciano i primi cori e Donatella fa apparire magicamente un corno portafortuna che tutti toccano. E sembra davvero portare bene perchè dopo pochi minuti dall'inizio il Napoli passa in vantaggio con Dossena, forse una delle più grandi delusioni della seconda parte del campionato. La partita sembra in discesa e l'attenzione è tutta sulle partite di Catania e Roma. Ma inaspettatamente il Siena, dell'allenatore napoletano Sannino, pareggia grazie a un errore di De Sanctis. Dopo pochi minuti arriva la notizia del vantaggio dell'Udinese a Catania. È ancora il napoletano Di Natale a portare avanti i friulani e a punire indirettamente la squadra della sua città. Al Bambolina il clima si fa pesante. Luca non si ferma un attimo e canta con maggior vigore e tutti lo seguono. Sembra devvero di stare in curva. È uno spettacolo. Chi non lo conosce, come i turisti presenti, lo guardano tra lo stupito e l'ammirato. Dopo pochi minuti il Napoli passa in vantaggio. È ancora Dossena incredibilmente a metterla dentro regalandosi una bella doppietta in quella che potrebbe essere l'ultima sua apparizione al San Paolo. Così come potrebbe essere l'ultima partita di Lavezzi che viene fischiato a ogni tocco di palla. Alla fine del primo tempo le inquadrature sono tutte per la fidanzata del Pocho che abbandona la tribuna tra i fischi del pubblico.
Tra il primo e il secondo tempo non si fa altro che parlare della situazione di Lavezzi. Molti dicono che se vuole andare via che vada. Altri sono dispiaciuti e non capiscono i modi. Ma nessuno accetta i fischi soprattutto perchè domenica prossima ci sarà la partita più importante della stagione, quella che può valere un trofeo dopo molti anni, la finale di coppa contro l'odiata Juventus. Rientriamo per il secondo tempo e il Napoli sembra soffrire. Un grande De Sanctis salva il risultato in più di un'occasione. Ma ormai nessuno crede più alla Champions soprattutto dopo il pareggio e il gol della vittoria da parte della Lazio. La partita finisce con Lavezzi fischiatissimo. Non passa un minuto dal triplice fischio che Luca fa partire l'ennesimo coro: chi non salta è juventino! Mi dice che è una partita quella di domenica importantissima, possiamo finalmente vincere qualcosa e proprio per questo non capisce i fischi a Lavezzi. Con una finale alle porte perchè fischiare un giocatore che ancora indossa la maglia? A Luca non interessa che Lavezzi rimanga, è normale se ha voglia di cambiare squadra e guadagnare di più. L'hanno fatto anche Zidane e Kakà ricorda. Perchè non dovrebbe farlo anche Lavezzi? L'importante è che la società trovi un sostituto adeguato e che rinforzi la squadra. Solo così si può crescere. Ciò che importa è solo il Napoli e così si va contro la squadra. Come si fa a dargli torto?
Il campionato 2011/2012 termina qui. La stagione ancora no e può darci ancora un'enorme soddisfazione: quella di vincere dopo tanti anni un trofeo. A 25 anni dalla vittoria del primo scudetto. La storia continua...
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